Val Zebrù è una lunga e suggestiva valle di circa 12km interamente compresa nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio, raggiungibile proseguendo da Bormio in direzione di Valfurva fino all’abitato di Madonna dei Monti.
La Valle, tipicamente di origine glaciale, è attraversata da un omonimo torrente che prende origine proprio dal ghiacciaio che si trova al fondo della valle.
Caratteristica morfologica interessante della valle, dovuta alla linea di faglia dello Zebrù, che corre proprio lungo il fondovalle, è la differenza notevole tra i due versanti della valle: uno roccioso con alte pareti che cadono a picco sulla valle, l’altro più morbido e ricco di vegetazione, con molti pascoli d’alta quota che arrivano fino agli oltre 3.000 metri di altitudine delle vette montuose che circondano la Val Zebrù ( le vette più alte facilmente identificabili sono il Gran Zebrù, di 3851m e la cima Pale Rosse con i suoi 3446m ).
La valle è percorribile solo a piedi o in mountainbike ( possibilità di parcheggio per l’auto nella frazione Niblogo, all’imbocco della valle ) ed è rimasta perciò splendidamente conservata nella sua rigogliosa natura alpina: in Val Zebrù è presente una delle più vaste colonie di ungulati dell’Alta Valtellina, e non sarà difficile per il visitatore imbattersi in branchi di camosci, stambecchi e cervi, oltre alle caratteristiche greggi di animali domestici al pascolo nei vasti prati versi della valle, tra antiche baite rurali in legno meta dell’alpeggio estivo.
Il percorso
Il percorso non presenta particolari difficoltà.
Il dislivello è di 600m, con solo isolati tratti particolarmente ripidi.
La strada è tranquillamente praticabile a piedi e in MTB, la strada risale all’epoca del primo conflitto mondiale, costruita per agevolare i movimenti delle truppe in zona.
Rifugi
In 5 ore di cammino si raggiunge il Rifugio V Alpini, ai piedi della vetta dello Zebrù. ( www.rifugioquintoalpini.it – 0342/929170 )
All’inizio della valle è invece possibile comodamente raggiungere il rifugio Campo di Val Zebrù.
